Da molti ritenuta dal peso specifico infimo, la Coppa Italia di Serie C ha assunto, invece, un’importanza sempre più rilevante col passare degli anni. Ed in alcuni casi, è stata in grado di scrivere la storia di alcuni club, oltre ad annoverare società calcistiche assai nobili nel proprio albo d’oro.
Ed è un vero peccato che quest’anno, a causa dell’avvento della pandemia, si sia deciso di non organizzarla. L’emergenza sanitaria, però, riveste carattere prioritario. E a ragion veduta, pur di portare a termine i tre gironi dell’attuale Serie C, bisognerà attendere la prossima annata per vederla contesa dalle 60 squadre della terza serie italiana.
La nobile Monza e l’assoluta novità della Juventus Under 23
Nel frattempo, andiamo a scoprire alcune curiosità di questa manifestazione, che lo scorso anno è stata disputata per la quarantottesima volta nella storia. A vincerla, primo e fin qui unico caso, è stata una società che fa direttamente riferimento alla massima serie nazionale: la Juventus Under 23.
In quel di Cesena, i bianconeri hanno avuto la meglio su una nobile compagine della terza serie nostrana come la Ternana, tornata in finale dopo trentanove anni e, nonostante i 37 campionati disputati in Serie C, ancora a secco di successi in questa manifestazione. A primeggiare nell’albo d’oro, invece, è una compagine che ora, grazie all’avvento in seno alla proprietà di Silvio Berlusconi, punta alla promozione diretta in Serie A: il Monza.
La compagine brianzola è considerata, da sempre, una nobile della Serie C, grazie alle 44 partecipazioni e ai 4 campionati vinti, l’ultimo dei quali la scorsa stagione. Quattro sono anche i successi in Coppa Italia di Serie C dei brianzoli, tutti risalenti, però, ad epoche lontane: due vittorie risalgono agli anni ‘70 (1974 e 1975, unica compagine ad aver alzato il trofeo due volte consecutivamente) e a cavallo tra gli anni ‘80 e ‘90 (1988 e 1991).
I biancorossi, però, hanno sciupato, solo due anni fa, una grandissima occasione per centrare il pokerissimo. I più famosi bookmakers, gli stessi che sono in grado di offrire altri servizi di intrattenimento come – ad esempio – accedere ai casinò online sfruttando i migliori bonus senza deposito, li vedevano nettamente avvantaggiati nei confronti della Viterbese, che invece, riscattando la finale persa l’anno precedente contro l’Alessandria, è riuscita ad alzare il trofeo per la prima volta nella sua storia.
Il “treble” dello Spezia
I brianzoli, dall’alto dei loro quattro successi (e ben quattro finali perse), sono nettamente in vantaggio nel palmares della manifestazione. A due successi, invece, figurano solo tre squadre: Spezia, Foggia e Alessandria. Gli spezzini, attualmente in Serie A, hanno vinto il trofeo nel 2005 e nel 2012, annata, quest’ultima, che ha consegnato i bianconeri alla storia della terza serie: sono gli unici, a tutt’oggi, che sono stati in grado di cogliere il treble (campionato, coppa e supercoppa) nella stessa annata di Serie C.
Se i liguri stanno calcando le scene dell’attuale Serie A, il Foggia, vincitore nelle stagioni 2007 e 2016, vanta un nobilissimo passato nella massima divisione nazionale: le stagioni con Zeman in panchina restano delle pagine indimenticabili del calcio degli anni ‘90 del nostro paese, con squadre costruite, talvolta, da molti giocatori provenienti proprio dalla Serie C di quell’epoca (assai più competitiva dell’attuale).
L’Alessandria, ultima compagine a quota due successi, ha alzato il trofeo nel 1973 e nel 2018, ma è stata in grado, nella stagione 2015-2016, di arrivare alla semifinale della Coppa Italia maggiore, persa poi contro il Milan, nonostante militasse a quella che, all’epoca, si chiamava Lega Pro. Una cavalcata, quella della compagine di Gregucci, che non ha fatto altro che infiammare il cuore dei tanti “romantici calcistici” che vivono lungo lo Stivale e seguono, con passione ed interesse, le vicissitudini della Serie C nostrana.